"Nel lungo viaggio metaforico e reale tornano le lezioni di Picasso e Mirò, ma anche quella, assai lontana, di Taddeo Gaddi e un eco dell'attigua opera di Luigi Guerricchio, dal quale mi sembra giungere, umilmente spiata, la lezione della figura".
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"I SUOI CORPI EMERGONO DA UN VUOTO CHE E' PURO COLORE PROSPETTICO E SPAZIALITA' METAFISICA, CON UN CLASSICISMO CHE HA UN SUO CONFRONTO CON LE TENDENZE POST-GUTTUSIANE".
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"L'ASTRAZIONE DI QUALSIASI SPECIE CADE QUINDI FUORI DEI SUOI INTERESSI SPECIFICI. EGLI HA PER QUESTO BISOGNO DI UN LINGUAGGIO CHE GLI CONSENTA DI INTENSIFICARE LE POSSIBILITA' DELL'ESPRESSIONE AL LIMITE MASSIMO".
